Origini dell’oliva carolea

Origini dell’oliva carolea

Oliva Carolea è tra le cultivar più importanti e più antiche della Calabria, risalente all’VIII secolo a.C. E’ nota per la sua duplice attitudine, utilizzabile sia come oliva da tavola che per la produzione di olio. La sua coltivazione è piuttosto facile e cresce fino agli 800 m sul livello del mare, le caratteristiche peculiari sono la forma ovale della drupa ed una polpa equivalente all’80-85% del frutto, ben salda al nocciolo. Il peso di ogni oliva si aggira tra i 4 e gli 8 gr. 

La lavorazione della Carolea

Raccolte al momento migliore della maturazione, la loro lavorazione è immediata; nelle successive 48 ore le olive vengono selezionate e defogliate, lavate accuratamente e subito schiacchiate in un frangitore a martelli fino ad ottenere una pasta, che in seguito viene gramolata e poi passata in estrattore centrifugo orizzontale, dove avviene la separazione della sansa.
L’olio ottenuto dalla lavorazione della Carolea è sottoposto ad analisi chimiche ed organolettiche  e solo in seguito alla valutazione dei risultati ottenuti, prende il nome di Olio Extra Vergine di Oliva Monocultivar Carolea.

Proprietà organolettiche 

L’Olio prodotto dalle olive Carolea ha una colorazione gialla con riflessi verdognoli. E’ ricco di richiami erbacei e fruttati, con note olfattive medio-intense di mandorle, mela e carciofo. Il suo gusto è molto armonico ed equilibrato, con leggeri sentori di piccante e amaro. 

Consigli d’uso 

L’Olio Extra Vergine di Oliva Monocultivar Carolea di Olio Basso è adatto soprattutto per il suo utilizzo a crudo, come condimento. Si adatta bene all’utilizzo nelle insalate di mare o di funghi, grigliate di carne bianca e pesce arrosto